By, Izis Bidermanas |
Ne uccide più l’incompleto.
Ne uccidono più i desideri celati, soffocati, inespressi.
Ne uccide più il grigio, la non volontà di scoprire tutta la
tavolozza dei colori a disposizione, anche quelli mai considerati prima, quelle
tinte lasciate in disparte per incapacità e becera necessità di dare loro una
definizione.
Ne uccide più la calma apparente che etichetta il desiderio
come follia lucente.
Ne uccidono più la repressione, il trattenuto, le
convenzioni di circostanza, le scuse di comodo, tutte quelle signore assolute
del Regno delle cose non dette e non fatte.
Ne uccide più la non consapevolezza della differenza che
intercorre tra rimorsi e rimpianti.
Ne uccidono più i discorsi sterili, conditi con abbondanti
dosi di se e di ma che riducono ogni ricetta a un piatto insipido.
L’intentato non esiste; esistono le scelte.
Scegliere di tentare o di non tentare.
Ogni altra decisione è un’interruzione e l’interruzione è la
figlia minore di una paura incapace di manifestarsi.
Un po’ come fare i conti con quanto ci passa tra l’Amore e
il coito interrotto.
O qualcosa di simile, di tremendamente simile.
EtienneKuntz
Nessun commento:
Posta un commento