By, Bert Hardy |
C’era quella estiva che non cedeva alla freddura neanche per errore.
Che ti invitava a stare con lei ancora, ancora e ancora, come una giovane e voluttuosa amante.
C’era quella dalle tinte invernali, che ti schiaffeggiava il volto solo ad affacciarti da una qualsivoglia finestra, che ti parlava tutta del rischio nel quale saresti incappato nell’intrattenerti con lei, anche solo per qualcosa in più di meno di pochi istanti.
C’era quella più inconsistente, persa tra un cielo opaco e
un clima ibrido, c’era quella fragrante, con odori intinti di nostalgia in ogni
dove.