giovedì 29 dicembre 2016

Prima di ogni Epifania

By Elliott Erwitt
Un nuovo inizio non è altro che il vizio di dover dare una fine alle cose.
Che poi invero, queste, quelle o altre che siano, non terminano mai, per davvero.

Semmai svoltano, si incrociano, si intrecciano.
Aumentano, si arrestano, ripartono con slancio, dimentiche di un vecchio affanno, in quello che è il sempiterno e vorticante errare, sublime e straziante.

Eppure la nuova convinzione, da trattare con mani levigate dalla devozione, sta tutta nel circondarsi ma anche nel circondare, genti di ogni dove, purché non siano queste sobrie e non interessi loro giudicare.
Che il giudizio e l’astemia son proprio cose da lasciare andar via.




E ancora, occorre prendere le distanze da tutte quelle stanze che parlano di drastiche dicotomie, dove il pensiero non trova posa e vi è solo estasi sfavillante o apatia incessante.

Il segreto rivelato è quello di essere maghi che moralisti non sono ma dov’è il trucco lo sanno.

Così, al fine di raggiungere un caotico e bellissimo traguardo di perfezione, accumulando con pazienza e accanimento delle fedeli imperfezioni.

EtienneKuntz

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