Jane & Serge, by Andrew Birkin |
Bisogna solo badare bene a costruire i
propri ricordi.
Perché a volte, il tentativo, non sta nella velocità, ma in quanto si è in grado di sporgersi dal precipizio.
Perché a volte, il tentativo, non sta nella velocità, ma in quanto si è in grado di sporgersi dal precipizio.
Di quando le certezze di domani
iniziano a capire di poter ridere in faccia alle paure di ieri e,
oltre il baratro, non c'è lo schianto, ma il riscatto.
L'indole non è mai del tutto sopita quando ha ancora la forza di gridare e il fuoco sacro è sempre capace di ardere anche sotto le ceneri più spesse.
Le scelte dicotomiche parlano sempre la
stessa sciolta e semplice lingua; non c'è nulla di tremendamente
complesso, quando può essere tutto meravigliosamente complicato.
Lo sai già per certo nelle ore della
notte che corrono come minuti, nell'idillio di una temperatura che
odora d'estate ma non rovina la frescura del vino, nella bocca arsa
di tabacco ma ancora desiderosa di fumare.
Lo sai quando gli esercizi di stile sono lasciati ai dilettanti e le facili distrazioni sono il nutrimento dei timorosi.
Lo sai nell'aria che stuzzica la pelle
e scompiglia i capelli, nel sorriso sornione della Luna, antica
alleata.
Lo sai quando sai di riconoscere la
differenza che separa felicità piena e vuota aridità.
Che se il passato non è proprio terra
straniera, è comunque terra già percorsa e l'ignoto non ha bisogno
di conturbare quando sa già di avere la meglio sull'inconsistente.
Che l'amore non conosce errore quando
sa di amare la vita.
EtienneKuntz
Nessun commento:
Posta un commento