By, Federico Garolla |
Magari una sera uscirai, l’aria sarà più pulita del solito o un odore riuscirà a rapirti la mente, o forse gli occhi si poseranno veloci su un dettaglio all’orizzonte e sospirando piano capirai che stai meglio, che in qualche modo ce l’hai fatta, che è tutto passato.
Magari succederà.
L’abisso smetterà di guardarti dentro, le mani riusciranno
anche a non tremare, le notti torneranno a concedere riposo.
L’attesa di quel momento potrebbe già parlare di ricompensa,
l’attesa potrebbe già essere il riconoscimento, l’attesa potrebbe già valere
tutto.
Magari la memoria tornerà a essere l’alleata di sempre e non
più nemica ingiuriosa capace di riproporti frammenti di dolore.
Magari sistemerà, aggiusterà, accarezzerà lieve, sposterà le
brutture e confezionerà una lunga serie di ricordi felici.
Magari resteranno solo quelli.
Magari basteranno.
Magari tornerai a dare valore alla parola speranza e
spererai, accendendoti l’ennesima sigaretta che maledirai nello stesso istante,
che lungo la strada che separa il nulla e l’intenzione, nella notte del bar,
incontrerai quell’aria che adesso sa di non poter bastare.
EtienneKuntz
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