lunedì 29 maggio 2017

Discriminare, discriminato, discriminante

By, Virgilio Carnisio
C’è un grande fare, in quest’epoca sociale, nel barricarsi e barricare.
Schierarsi e trincerare, confinare e segregarsi.


E' in corso la più grande inquisizione che la storia, con la esse minuscola, perché niente è maiuscolo in questo crepuscolo,
abbia mai visto.


Un'inquisizione potente, tentacolare, che coinvolge e sconvolge tutti, giudici e giudicati, vitteme e carnefici senza vinti e vincitori, poiché i ruoli, altro non sono che effimeri allori, caduchi pallori di glorie minori.

Chi accusa viene accusato, chi ha sentenziato stia pronto ad essere condannato.
Tutto per il gusto schizofrenico della grande società mediatica, sempre traboccante di ragione, soprattutto quando sa di avere torto.
E si discrimina, si esclude, si emargina non più e non solo ogni forma di diversità ma anche ogni forma di normalità, sempre secondo i dettami di divinità nascoste, nebulose, nemiche tra loro.

Il Grande Fratello è un timido fantasma dell'infanzia, di fronte alla tracotanza dei suoi nuovi cloni, epigoni e plagiatori.
E chi è stato vessato ora vuole infierire, chi ha subito vuole far patire e via così, lunga una ripida strada, un'arida discesa, una fine stòlida.


Dove non c'è modo di conoscere e riconoscere, di cercare e abbracciare, di ddifendere e lottare, per il terrore, che impone il suo nome e tiene la spada, non più di Damocle, a pendere sul capo di chiunque, che un giorno dopo esser stato discriminato inizierà a discriminare.

L'umanità è vinta, quando una dolce melodia diventa solo una stridente cacofonia. 


EtienneKuntz

Nessun commento:

Posta un commento